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Il polpo:
Il polpo è un cefalopode, parola che deriva dal greco e significa testa e piedi. I polpi hanno due terzi del cervello nei tentacoli. All’interno dei loro arti, infatti, hanno circa 50.000 milioni di neuroni. La terza parte del cervello invece si trova nella testa e ha la forma di una ciambella. Il termine corretto da utilizzare è polpo, che differisce da polipo, anche se le due parole vengono comunemente scambiate come fossero sinonimi.
Il Calamaro:
Il calamaro ha una colorazione rossastra con puntinatura sul dorso e può raggiungere una lunghezza di 30/50 cm. Il calamaro mediterraneo si differenzia dalle altre specie di calamari per le pinne laterali che sono lunghe quasi quanto tutto il corpo del mollusco. Ha la caratteristica di avere un particolarissimo sistema di difesa: nel suo corpo si cela una piccola sacca contenente un liquido nero (inchiostro) che viene emesso in caso di pericolo per oscurare la visione ai predatori. Altra particolarità è costituita da una specie di conchiglia interna, chiamata "pennetta", che si trova nel corpo del calamaro.
Tratto da: https://www.alimentipedia.it/calamaro-mediterraneo.html
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La Seppia:
La seppia è un cefalopode presente nel Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, dalla Scandinavia al Marocco. Vive sui fondali sabbiosi o fangosi oppure fra le praterie di Posidonia, da pochi metri fino a quasi 200 m di profondità. È caratterizzata da un corpo allungato, appiattito e largo che può raggiungere i 35 cm di lunghezza e gli oltre 2 kg di peso. Questo è suddiviso in due porzioni: una sorta di sacca circondata da una stretta pinna laminare e il capo, da cui si dipartono 10 tentacoli (8 corti e 2 lunghi). Ai lati del capo, inoltre, si notano due occhi molto sviluppati. La bocca si trova in mezzo ai tentacoli ed è munita di un becco simile a quello dei pappagalli; inoltre, al suo interno si trova l'“osso di seppia”, ossia la conchiglia dell'animale. La colorazione della pelle è estremamente variabile in base allo stato d'animo dell'animale, all'ambiente e al periodo di vita. Tende ad assumere i toni del beige, marrone, bianco e verdognolo, ed è marezzata o zebrata. Fonte testo www.focusjunior.it
Pinna Nobilis o Nacchera:
Questo mollusco, comunemente noto come “Nacchera” o “Pinna comune”, può raggiungere notevoli dimensioni arrivando talvolta a misurare 1 metro di lunghezza. Ha una conchiglia bivalve a forma quasi triangolare e vive infossato nel sedimento, prevalentemente sabbioso, tramite la parte appuntita. Si possono vedere esemplari di questa specie diffusa in tutto il Mar Mediterraneo nei pressi o all’interno delle praterie di Posidonia oceanica. La Pinna nobilis si nutre e respira facendo passare l’acqua all’interno del proprio corpo tramite un sifone, detto “inalante”, poi espulsa tramite un altro sifone detto “esalante”. Talvolta ospita all’interno della propria conchiglia dei piccoli crostacei con i quali vive in simbiosi. A causa della bellezza delle loro conchiglie le Pinne comuni sono spesso prede di persone senza scrupoli che estirpano il mollusco dal fondale, gettano via l’animale estraendolo senza pietà e portano a casa le valve per poterle ostentare nelle proprie case come macabri trofei. La popolazione di Pinna nobilis si è pertanto notevolmente ridotta, per cui da qualche anno è stata ufficialmente dichiarata specie protetta. Potete ammirare una giovane Nacchera nella vasca degli invertebrati dell’Acquario di Porto Santo Stefano; è possibile riconoscere un individuo giovane da uno adulto non solo per le dimensioni ridotte ma anche per la presenza di protuberanze disposte in file molto fitte sulla parete esterna delle valve, che scompaiono quando il mollusco diventa adulto. Fonte tescto www.acquarioargentario.org